
Benvenuto, ti invitiamo a navigare anche il portale delle Biblioteche del Sistema a questo link e a lasciare la tua opinione nel Questionario
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Mattino | Pomeriggio | Sera | |
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Mar: | 16:00-18:30 | ||
Mer: | 16:00-18:30 | ||
Gio: | 16:00-18:30 | ||
Ven: | 09:30-12:30 | ||
Sab: | 15:00-18:30 |
La Biblioteca Civica possiede circa 45.000 documenti (cartacei, audiovisivi e multimediali).
Mappe catastali storiche del Catasto austro-italiano, relative ai vecchi comuni censuari di Montereale Valcellina e San Leonardo.
Sezioni speciali:
La Sala Conferenze polivalente annessa alla Biblioteca è intitolata a Fiorenzo Roveredo.
La biblioteca è stata istituita all’unanimità il 17 aprile 1969. Il sindaco di allora chiese al maestro Aldo Colonnello se fosse disposto a seguire un corso per bibliotecario: dato il suo consenso, Colonnello cominciò così un lungo percorso di collaborazione nel fornire un servizio che desse l’opportunità a una comunità molto attiva, come è sempre stata quella di Montereale Valcellina, di fruire di un ambiente favorevole allo studio e alla lettura, mettendo al contempo a disposizione dei cittadini, soprattutto dei più giovani, uno spazio per stare insieme. La prima sede della biblioteca comunale fu una stanza al piano terra dell’attuale Centro sociale Menocchio; col tempo essa crebbe andando a occupare uno spazio ben più ampio. Dal 2000 la gestione della biblioteca passò prima a personale dipendente della Cooperativa Guarnerio d’Artegna e poi al Comune con proprio dipendente. Nel dicembre del 2004 a Palazzo Toffoli, una struttura storica in centro al paese acquisita e ristrutturata dal Comune, fu inaugurato il Centro Culturale Comunale, ospitante al pianterreno il Museo Archeologico e al primo e secondo piano la Biblioteca, un luogo dove ogni visitatore si sente a casa e dove protagonisti sono i libri.
Montereale Valcellina, con i suoi oltre 4000 abitanti, è un paese posto tra la montagna e la pianura, alle porte della Valcellina. Abitato fin dall’antichità, è una località di notevole interesse storico e archeologico, con le sue testimonianze che vanno dall’età del bronzo all’età romana, per arrivare a quella altomedievale. Nel campo artistico, una menzione particolare merita l’antica Chiesa di San Rocco, dove il coro custodisce i bellissimi affreschi del Calderari, dedicati alla vita della Vergine e datati tra il 1559 e il 1563. Dalla sacrestia dell’Antica Pieve si dipana la storia di Domenico Scandella, detto Menocchio, mugnaio vissuto a Montereale nel 1500, giudicato eretico dal Tribunale dell’Inquisizione e condannato a morire sul rogo e le cui vicende sono narrate nel noto saggio storiografico Il formaggio e i vermi di Carlo Ginzburg. Da visitare la Centrale idroelettrica “Antonio Pitter” di Malnisio, splendido esempio di archeologia industriale che nel 1905 diede la prima luce a Piazza San Marco a Venezia; oggi la centrale è riconvertita in Museo dell’energia idroelettrica, dove è possibile ripercorrerne la storia e comprenderne il funzionamento. Il territorio di Montereale ha molto da offrire anche da un punto di vista naturalistico, inoltre è di nuovo raggiungibile in treno, essendo una tappa della storica linea ferroviaria Pedemontana Sacile-Gemona, riaperta nel 2017 e per ora percorribile fino a Maniago: per il turista un viaggio d’altri tempi attraverso luoghi dalle svariate e innumerevoli ricchezze.