Gibran, Kahlil <1883-1931>
Reggio Emilia : Imprimatur, 2016
Abstract/Sommario: «Quelli che provengono dall’infinito e vi fanno ritorno senza aver assaporato nessuna delle verità dell’esistenza, non sanno che cosa sia l’angoscia di una donna quando il suo spirito è sospeso tra l’uomo che il Cielo ha stabilito che amasse e quello che le leggi umane le hanno imposto. È una catastrofe scritta con il sangue e le lacrime delle donne e l’uomo con la sua legge ne ride perché non può capirla».L'amore può essere sublime, la via per un'esistenza migliore, ma può avere anche ...; [Leggi tutto...]
«Quelli che provengono dall’infinito e vi fanno ritorno senza aver assaporato nessuna delle verità dell’esistenza, non sanno che cosa sia l’angoscia di una donna quando il suo spirito è sospeso tra l’uomo che il Cielo ha stabilito che amasse e quello che le leggi umane le hanno imposto. È una catastrofe scritta con il sangue e le lacrime delle donne e l’uomo con la sua legge ne ride perché non può capirla».L'amore può essere sublime, la via per un'esistenza migliore, ma può avere anche un volto crudele e malato e farsi strumento di oppressione. Khalil Gibran ne ha narrato entrambe le facce con parole vibranti di luce e poesia che invitano a navigare nello spazio dei sogni; e con parole dure che si levano come un grido contro l'infamia e la perfidia di uomini che considerano la donna un mero oggetto di piacere. In questi scritti Gibran ci trasporta nel mondo orientale, dove le donne e i deboli sono vittime di sopraffazioni e prepotenze. Una denuncia da ascoltare ancora oggi. Un'antologia ricca, curata da uno dei principali conoscitori dell'opera di Gibran.