Monografia a stampa
Demostene = in greco antico: Δημοσθένης, Dēmosthénēs; Demosthenes in latino
Milano : Biblioteca universale Rizzoli, 2017
Abstract/Sommario: "Demostene, che fu definito il più grande di tutti gli oratori, visse tra il 384 ed il 322 a.C., in un'Atene ormai lontana dagli splendori del passato. Dotato di profonda cultura storica e politica, egli fu tra i primi a comprendere il pericolo della crescente potenza di Filippo di Macedonia e si impegnò a contrastarlo con una lotta appassionata e tenace iniziata nel 351, con la ""Prima Filippica"". Nel discorso, splendido per potenza e lucidità di analisi, Demostene denunciò l'inerzia ...; [Leggi tutto...]
"Demostene, che fu definito il più grande di tutti gli oratori, visse tra il 384 ed il 322 a.C., in un'Atene ormai lontana dagli splendori del passato. Dotato di profonda cultura storica e politica, egli fu tra i primi a comprendere il pericolo della crescente potenza di Filippo di Macedonia e si impegnò a contrastarlo con una lotta appassionata e tenace iniziata nel 351, con la ""Prima Filippica"". Nel discorso, splendido per potenza e lucidità di analisi, Demostene denunciò l'inerzia degli Ateniesi, esortando i concittadini ad assumere l'iniziativa della guerra, perché l'ambizione di Filippo era senza limiti e avrebbe inesorabilmente travolto la libertà della Grecia. Seguirono le tre ""Olintiche"", volte a sollecitare il sostegno ateniese alla città di Olinto assediata; e, in un breve periodo di tregua, l'orazione ""Sulla pace"". Poi, quando il re macedone riprese apertamente la sua azione aggressiva, Demostene stimolò ed organizzò la resistenza, sostenendo il diritto di intervento di Atene nel Chersoneso (""Sui fatti del Chersoneso"") e denunciando, con le ultime tre ""Filippiche"" l'inefficacia di ogni strategia difensiva. Gli eventi sconfissero il grande oratore, che vide Filippo trionfare nella battaglia di Cheronea (338). Nonostante il fallimento dei suoi ideali, Demostene non fu politico sprovveduto. Le sue analisi si ispirano ad una visione precisa dei rapporti di forza, fondata sulla convinzione che il desiderio di pace a tutti i costi conduce all'annientamento. Le sue orazioni ardite, travolgenti, piene di tensione, sono tra i capolavori dell'eloquenza antica ed insieme un documento di quello spirito di libertà che resta la più alta lezione di umanità della civiltà ellenica. Edizione con testo a fronte."