Monografia a stampa
Tacito Publio Cornelio = Tacitus Publius Cornelius
Milano : Bur Rizzoli greci e latini, 2018
Abstract/Sommario: Nel mondo romano la storiografia è, con l'oratoria, l'unica attività letteraria che l'élite politica accetti apertamente di praticare come ideale continuazione dell'impegno politico. Generali, senatori, magistrati esperti dei pubblici uffici, gli storici latini trasferiscono nell'indagine del passato l'ansia di problemi intuiti e dibattuti nella dura realtà presente: per Sallustio è la coscienza della crisi che insidia la repubblica, per Livio il tema della pace sociale, per Tacito il ...; [Leggi tutto...]
Nel mondo romano la storiografia è, con l'oratoria, l'unica attività letteraria che l'élite politica accetti apertamente di praticare come ideale continuazione dell'impegno politico. Generali, senatori, magistrati esperti dei pubblici uffici, gli storici latini trasferiscono nell'indagine del passato l'ansia di problemi intuiti e dibattuti nella dura realtà presente: per Sallustio è la coscienza della crisi che insidia la repubblica, per Livio il tema della pace sociale, per Tacito il problema della stabilità e durata dell'impero, insieme a quello, drammaticamente esemplato, del rapporto fra dispotismo e libertà.
In questa dimensione fortemente politica gli "Annali" tacitiani - con cui la storiografia latina classica si conclude - assumono un singolare rilievo. Dedicati alla narrazione dell'età giulio-claudia (dalla morte di Augusto a quella di Nerone), essi ripercorrono con sintesi magistrale il cinquantennio di storia in cui prende avvio il principato romano. Imprese militari e tenebrosi intrighi di palazzo, conflitti di ambizione e di potere, congiure, delitti, delazioni rivivono nell'interpretazione di un grandissimo storico, che è anche un grande artista al quale la retorica offre raffinati strumenti di coloritura tragica. La pagina di Tacito s'imprime nella mente per potenza descrittiva, finezza delle analisi psicologiche, dignità e splendore dello stile. Ma il fascino dell'opera non si esaurisce nelle qualità letteraria. Tutto ciò che in essa è evocato, grandi quadri di massa o angosciosi dilemmi dell'anima, viene assunto a oggetto d'indagine solo in quanto è legato alla storia dell'impero e al suo destino: al tema, cioè, su cui incessantemente si misura, con esiti (spesso) di cupo pessimismo, la passione politica di Tacito come storico e uomo di governo romano.