Ragazzi
Lee, Ji Hyeon
Roma : Orecchio Acerbo, ©2018
Abstract/Sommario: Una porta. Grigia. Come le ragnatele che la ricoprono, come il catenaccio e il lucchetto che la serrano. Come il mondo che racchiude. Unica virgola colorata, un moscerino. È lui a indicare al bambino -grigio anche lui- la chiave per aprire quella porta. Al di là c’è un mondo fantastico, pieno di colori e di buffi abitanti, tutti diversi. Una bambina lo prende per mano, lo invita a un picnic sull’erba con la famiglia, poi gli fa da guida in quel mondo incantato. Tutto pieno di porte, po ...; [Leggi tutto...]
Una porta. Grigia. Come le ragnatele che la ricoprono, come il catenaccio e il lucchetto che la serrano. Come il mondo che racchiude. Unica virgola colorata, un moscerino. È lui a indicare al bambino -grigio anche lui- la chiave per aprire quella porta. Al di là c’è un mondo fantastico, pieno di colori e di buffi abitanti, tutti diversi. Una bambina lo prende per mano, lo invita a un picnic sull’erba con la famiglia, poi gli fa da guida in quel mondo incantato. Tutto pieno di porte, porte dai mille colori. Da ognuna entra un pezzo di vita, con le stagioni, quelle della natura e quelle degli umani. Sarà stata l’aria oppure la bella atmosfera, sta di fatto che anche il bambino piano piano ha preso colore ed è diventato parte di quel mondo meraviglioso. E così quando si schiudono i battenti delle ultime porte ed entrano in scena una coppia di sposi e la folla degli invitati, tra i commensali del banchetto di nozze lui è tra i protagonisti. Al termine della festa tutti devono tornare a casa, e lui deve di nuovo varcare la soglia della porta grigia. Nessuna esitazione, nessun timore. In mano, ben salda, tiene la chiave che quella porta potrà aprire quando vorrà.