Monografia a stampa
Lunardi, Pietro
La frana della Val Pola : cronaca di una emergenza in Valtellina
Reggio Emilia : Diabasis, 2009
Abstract/Sommario:
In un'estate italiana di sole la Valtellina fu messa in ginocchio da uno dei più gravi fenomeni alluvionali che si ricordino e l'entrata in gioco di fattori naturali, politici e mediatici – oltreché tecnici – ha reso la gestione dell'evento un caso di studio nazionale. Tutto quello che doveva succedere è successo nel giro di 50 giorni, dagli inizi di luglio alla fine di settembre del 1987: l'alluvione, il panico, la frana, la messa in sicurezza, l'evacuazione della zona. Il libro ricos ...; [leggi tutto]
In un'estate italiana di sole la Valtellina fu messa in ginocchio da uno dei più gravi fenomeni alluvionali che si ricordino e l'entrata in gioco di fattori naturali, politici e mediatici – oltreché tecnici – ha reso la gestione dell'evento un caso di studio nazionale. Tutto quello che doveva succedere è successo nel giro di 50 giorni, dagli inizi di luglio alla fine di settembre del 1987: l'alluvione, il panico, la frana, la messa in sicurezza, l'evacuazione della zona. Il libro ricostruisce gli eventi dell'alluvione e fornisce, dopo vent'anni di sedimentazione dei sentimenti, una testimonianza eccezionale ancora di grande attualità. Racconta l'azione della Protezione Civile, il lavoro sul territorio di esperti e volontari, la gestione quotidiana degli eventi calamitosi, i rapporti con la popolazione e la sua determinazione nel superare l'emergenza e tornare prima possibile alla normalità.Si tratta di una sorta di diario diviso in quattro parti: la prima è narrata da Michele Presbitero, allora geologo della Regione Lombardia. La seconda, di Pietro Lunardi, racconta i retroscena della vicenda Valtellina. Le azioni intraprese, il rapporto con la popolazione, l'importanza a livello mediatico di quei giorni e le vicende umane di oltre due mesi trascorsi in circostanze critiche. La terza parte, di Ugo Majone, racconta le operazioni svolte dalla Commissione Valtellina: la messa in sicurezza del lago effimero, la tracimazione controllata, lo svuotamento del lago e il ritorno alla normalità della valle. La quarta parte, infine, è un contenitore di testimonianze e di note personali, curate da molte delle persone che in quei giorni di tensione e lavoro hanno dato il meglio di sé: giornalisti, geologi, prefetti, ingegneri e persone normali che assieme hanno saputo diventare squadra per una importante causa.
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