Monografia a stampa
Merini, Alda <1931-2009>
La magia delle mani
Milano : La vita felice, 2007
Abstract/Sommario:
In Alda Merini è «impossibile separare la vita vissuta da quella sognata». Dice bene Maria Corti e mai affermazione è stata così veritiera. Con Alda Merini, infatti, le emozioni, i sentimenti sinceri, le parole delle sue poesie arrivano tutte fino al corpo, nei suoi antri più profondi e nascosti. Prima di tutti il suo, subito dopo il nostro. Sorge allora naturale il desiderio dì seguire la voce del corpo, anche se in questo modo ci si espone al dolore. Leggendo i versi di Alda Merini v ...; [leggi tutto]
In Alda Merini è «impossibile separare la vita vissuta da quella sognata». Dice bene Maria Corti e mai affermazione è stata così veritiera. Con Alda Merini, infatti, le emozioni, i sentimenti sinceri, le parole delle sue poesie arrivano tutte fino al corpo, nei suoi antri più profondi e nascosti. Prima di tutti il suo, subito dopo il nostro. Sorge allora naturale il desiderio dì seguire la voce del corpo, anche se in questo modo ci si espone al dolore. Leggendo i versi di Alda Merini viene spontaneo domandarsi chi sia il vero prigioniero, l'anima o il corpo? Chi soffre di più, chi sente di più? È il corpo che patisce e gioisce o è l'anima che ne trae giovamento o sofferenza? Alda Merini ci ricorda allora la sua salvezza: «Malata di tormento e perdizione, a piedi nudi, con dita vogliose d'amore, turbata, esasperata, con i ginocchi piagati dallo scrivere poesie sulle pietre». Ecco la magia delle mani, quelle mani che da anni non scrivono più una poesia ma attraverso le quali Alda Merini, da sempre, ci parla. E proprio questa la vera magia: le mani sono le sue poesie, le sue poesie sono tutte in quelle mani che fumano avidamente e parlano, sognano, descrivono, invocano, a-nelano, rassicurano.
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