Monografia a stampa
Le Roman d'Alexandre : riproduzione del ms. Venezia, Biblioteca Museo Correr, Correr 1493
Udine : Roberto Vattori, 1998
Abstract/Sommario:
Il poema, completo, nella prima parte in lasse di decasillabi e per il resto in alessandrini, è una versione anteriore al testo della prima branche di Alexandre de Paris.
La Du 1937 pubblica l’intera edizione dei 10747 versi, suddivisi in 583 lasse, cc. 1r-108r.
Si tratta di un codice che risale alla metà degli anni ottanta del XIII sec., di provenienza probabilmente bolognese: la posizione dei richiami, il tipo di pergamena sottile, gli ampi margini a cornice del testo, il bianc ...; [leggi tutto]
Il poema, completo, nella prima parte in lasse di decasillabi e per il resto in alessandrini, è una versione anteriore al testo della prima branche di Alexandre de Paris.
La Du 1937 pubblica l’intera edizione dei 10747 versi, suddivisi in 583 lasse, cc. 1r-108r.
Si tratta di un codice che risale alla metà degli anni ottanta del XIII sec., di provenienza probabilmente bolognese: la posizione dei richiami, il tipo di pergamena sottile, gli ampi margini a cornice del testo, il bianco luminoso del lato carne dei fogli, il tipo di fregi laterali, sono infatti tutti elementi che corrispondono alla tipologica dei codici universitari bolognesi.
Il “Maestro del 1285” probabilmente lesse il testo dell’Alexandre mentre lo stava illustrando. È difficile pensare a un libro di modelli per un testo così insolito in uno scriptorium bolognese. Alexandre è un codice legato a un committente danaroso ed è destinato a restare un unicum.
Non mancano le solite interpretazioni medievali della realtà favolosa di cui si parlava. Gli ippopotami che mangiano soldati a c. 43v sono dei grandi pesci e a c. 45 l’allocco del testo è un animale inverosimilmente grande e mostruoso. A c. 55r si vedono due sirene, una nell’atto della copula, e l’altra mentre lascia affogare il malcapitato amante. A c. 73r la regina Candace riconosce Alessandro da un ritratto che ha in mano, e che è atteggiato in modo identico alla figura del giovane re. Da un punto di vista stilistico interessante il cavallo di carta 6r, per la quale non esistevano molti precedenti nelle miniature e che ha come modello qualche opera di Cimabue.
Nel colore il maestro paga un tributo ai miniatori della nuova scuola, con i rossi che accendono alcune miniature.
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